Il Notturno op.9 n.2 di Chopin
Il Notturno op.9 n.2 è una delle composizioni più celebri di Fryderyk Chopin. È famoso tanto quanto la Polacca op.53 (Eroica) o lo Studio op.10 n.12 (Rivoluzionario). Il Notturno op.9 n.2, qui eseguito da Giovanni Velluti, richiede un’interpretazione molto composta per mantenere il giusto « gusto ».
Gran parte dell’enorme fama di cui Chopin godette durante la sua vita, nell’ambiente culturale parigino, fu dovuta ai suoi Notturni, che interpretavano perfettamente i sentimenti di quel periodo. I sentimenti dell’élite degli aristocratici a cui erano rivolti.
Così divennero un genere musicale molto alla moda. Come ha osservato il famoso musicologo britannico Hedley: “nessuna serata musicale [con Chopin] era completa senza le note del Gran valzer brillante in mi bemolle maggiore op.18 o del Notturno op.9 n.2 in mi bemolle maggiore“.
Il primo compositore di Notturni, John Field
Il primo compositore di Notturni a raggiungere buoni risultati artistici fu John Field. Era un irlandese di Dublino, allievo del grande pianista italiano Muzio Clementi. Field divenne famoso in Europa e in particolare in Russia. In una dichiarazione a un amico Chopin disse di considerare il Notturno in Mi bemolle di Field il padre dei Notturni moderni.
I Notturni di Field sono chiaramente ispirati al belcanto italiano, così come il Notturno in mi bemolle di Chopin, che ricorda da vicino un’aria di Bellini. Infatti Chopin, in una lettera ad un suo allievo, suggerì a quest’ultimo di andare all’Opera per ascoltare Giambattista Rubini (il tenore preferito di Bellini) “allora capirai come interpretare i miei notturni“.


I Concerti dell’Accademia


I Concerti dell’Accademia erano i concerti tipici dei primi anni del 19° secolo. Presentavano diversi generi musicali e coinvolgevano un gran numero di artisti: orchestra, pianisti, suonatori d’archi, cantanti ecc.
In proposito abbiamo una lettera di Chopin, datata 12 agosto 1829, alla sua famiglia, a Varsavia. Scrive: “Ho fatto il mio debutto nel Teatro dell’Opera Imperiale, questo tipo di evento è qui chiamato Eine musikalischer Akademie. […] Il programma era il seguente […] L’ouverture di Beethoven, le mie variazioni (pianoforte e orchestra), arie interpretate dal cantante di corte del re sassone, il mio Rondò (pianoforte e pianoforte e orchestra) e poi ancora altre arie poi un piccolo balletto per completare la serata. “